Fermatevi un attimo e pensate a come l’introduzione della posta elettronica abbia snellito e facilitato le comunicazioni.
Nessun costo aggiuntivo rispetto al telefono, pagando il canone della connettività puoi spedire quante email vuoi a tutto il globo terracqueo.
Pensate a quante volte si inizia una telefonata con “Ti disturbo?”. In effetti chi chiama, poichè trova ed interrompe il chiamato, non sa se dall’altra parte la persona è disponibile ad una conversazione. Anche sotto quest’aspetto la mail è vincente. Viene letta ed elaborata in un momento di disponibilità . Anche se sei seduto sul cesso, comporre una mail di risposta dal tuo apparato portatile non crea nessun imbarazzo. Se invece sei al telefono sai che se tiri la catena dall’altra parte si sentirà , inequivocabilmente. Inoltre la mail non interrompe il tuo lavoro, cosa che il telefono puntualmente fa.
In genere, ma sopratutto lavorando nell’IT, la mail permette una perfetta archiviazione della comunicazione. Se una mail contiene un qualcosa da fare, potrai archiviarla come “da fare”, leggere i contenuti, elaborarli e archiviare la stessa come “fatta”. Ad una telefonata (voce) deve per forza seguire un appunto (scritto), per poi dare una conferma di nuovo telefonica (voce).
Infine se è vero che esistono molti casi in cui può capitare di non sentire il telefono, una mail rimane in attesa di essere letta finchè non dedichi la tua attenzione alla tua inbox.
Per molti versi, si può quindi concludere che il telefono è costoso, scomodo e poco efficiente come mezzo di comunicazione.
Per questo motivo non capisco la gente che utilizza la posta elettronica come anticipo di telefonata. Esempio charificatore.
Mail from: $Musa
Subject: cose da fare
Ciao $Sammy, dovresti fare questo, quest’altro e quest’altro ancora.
$Musa
(pausa due minuti)
Squilla il telefono, è la $Musa.
<Pronto?>
<Si, ciao sono la $Musa>
<Si, lo vedo>
Seguono 5 minuti di racconto delle vicissitudini in casa $Musa
<Ehm… si, ok… dimmi!>
<Ti ho mandato una mail>
<Si, l’ho visto>
<Dovresti fare questo>
<Si, l’ho letto>
<Dovresti fare quest’altro>
<Si, anche questo l’ho letto, quindi?>
<E dovresti fare quest’altro ancora>
<E anche questo l’ho letto, dunque?>
<Fammi sapere quando hai fatto>
<Beh, mi sembra implicito nella mail>
<Ciao>
<Ciao>
Mi sapete dire cosa ha aggiunto questa telefonata? Niente: mi ha fatto perdere 15 minuti, mi ha interrotto in quello che stavo facendo e in più l’Azienda di $Musa ha speso inutilmente qualche centesimo di euro.
Per questo motivo si può affermare che la mail abbia quasi totalmente sostituito (non affiancato) la comunicazione vocale e quindi non c’è ragione alcuna di dover chiamare una persona alla quale hai appena mandato una mail, esordendo la tua chiamata con (random):
<Ti ho appena mandato una mail>
<Ti ho appena mandato una mail, ma non so se ti è arrivata> (Perchè non dovrebbe arrivare?)
<Ti ho appena mandato una mail, mi rispondi quando la leggi?> (Pleonastico in quanto implicito nel funzionamento della mail stessa)
<Ti ho appena mandato una mail, la puoi guardare per favore?> (No comment)
<Ti ho appena mandato una mail, la leggiamo insieme?> (Perchè non muori?)
E altre variazioni di dialoghi, del tipo:
LUI: <Salve, le ho mandato una mail>
IO: <Si, alla quale le ho risposto. Quindi?>
(pausa due secondi)
LUI: <AH!>
Della mail è utile, infine, sapere alcune leggi fisiche di base:
- La mail arriva sempre
- Se la mail non arriva, normalmente viene notificato al mittente con un messaggio di “Mail not delivered”. A questo messagio tipicamente l’utente idiota fa seguire una telefonata al destinatario della mail dicendo: <Ti ho mandato una mail, ma mi è tornata indietro. Come mai?>. E che ne so? Chi sono, Jucas Casella?
Statisticamente nove volte su dieci l’errore è del mittente che ha sbagliato l’indirizzo ed è talmente stupido non accorgersi del fatto che è chiaramente indicato nella mail di errore. - Maiuscolo o minuscolo?
L’indirizzo maiuscolo o minuscolo è la stessa cosa, pari sono, ma lo volete capire o no?
<Il mio indirizzo è indirizzo@indirizzo.tld>
<Maiscolo?>
Maiuscolo cosa? Se preferisci scrivimi a InDiRiZzO@INDiriZZO.TlD E’ la stessa cosa!!!! - Tutto attaccato?
<Il mio indirizzo è indirizzo@indirizzo.tld>
<Tutto attaccato?>
Brutto decelebrato non esistono indirizzi spaziati, non si possono registrare e sono ingestibili!
Voglio dire, avete mai navigato su un sito www.indi (spazio) rizzo.tld? No! E allora perchè continuate a fare queste domande idiote sulle mail? - Anche se la connettività a larga banda è ormai largamente (scusate la dissonanza) introdotta in italia, questo non significa che si debbano per forza mandare email con allegati mastodontici, specie ad inidirizzi di liste di ditribuzione. E’ una questione di sensibilità . Dall’altra parte non sai se un allegato da 14Mb è gradito o meno. Specie se l’allegato è composto da due foto a risoluzione “cartellone da stadio”.
- Il campo “Subject” è dedicato ad una breve descrizione del contenuto della mail.
Evitare quindi di usare questo campo per scrivere il primo periodo della mail o, peggio ancora, tutto il testo.
Mail from $Musa
Subject: Ciao $Sammy, dovresti fare questo, quest’altro e quest’altro ancora.
Testo della mail: Ciao, $Musa.NO NO NO E POI NO!
Concludendo, il mio consiglio è di riflettere un paio di minuti prima di usare il cellulare come un Client di posta e viceversa.