Seguo sempre con estremo interesse le vicende informatiche di amici e parenti perchè sono sempre una fonte inesauribile di spassosità . Certo, la spassosità termina quando mi coinvolgono nel loro dramma, chiedendomi perchè il loro sito o il loro PC non funziona e se si può fare qualcosa; solitamente siamo già ampiamente oltre il punto di non ritorno e nemmeno la magia, intendo quella nera, saprebbe più farci qualcosa.
Oggi è la giornata di $webpagiugone che convince l’azienda di $moglie a cambiare sito, ovviamente non senza cambiare hosting perchè si sa, per rifare il sito c’è sempre bisogno di portare l’hosting altrove. Si passa da $provideranonimo che non funzionava ne bene ne male, a $isolafelice, si l’isola felice con forti tendenze all’autocombustione, quella li. Niente di male nella scelta, anche se del tutto priva di fondamento, ed ha il primo risultato di non far funzionare la posta per il solito giorno e mezzo… ma diciamo che questo tipo di problema è solitamente noto e quindi tollerato.
Passiamo al sito. Quale sito? Beh, da $provideranonimo c’era il vecchio sito… sito brutto, statico, anche un po’ stantio, ma c’era. L’idea come dicevamo era quella di rifare il sito, speriamo con un bel CMS (visto che il vecchio sito era ‘inaggiornabile’) ma per cominciare, dice $webpagiugone, meglio partire dal vecchio sito. Ma la volpe che è in lui non si è preoccupato che so.. di scaricarlo via FTP, copiarlo via HTTrack o qualsiasi altra cosa, magari per ripubblicarlo su $isolafelice in attesa del nuovo sito… no. Ha migrato l’hosting ed ora c’è una inconfondibile scritta blu che dice che il sito è in costruzione.
La scritta evidentemente mente, ma poverina lei non sa. Il sito sarà in costruzione tra qualche mese, il tempo di recuperare almeno un po’ di testi e un senso grafico, il tempo di recuperare magari con qualche rito di magia (sempre quella nera) il vecchio sito, magari chiedendolo a $provideranonimo che nel frattempo, ad occhio, ha ranzato via tutto. Il tempo insomma di far rendere l’investimento su $isolafelice perchè temo, sempre ad occhio, che il primo obiettivo di $webpagiugone sia quello di barattare un hosting da 30 euro con un servizio dell’azienda di $moglie da almeno 300 euro, per poi dire che per fare il sito.. insomma.. bisognerà spendere ancora qualcosa.
Ora la domanda, perchè in ogni storiella c’è sempre una morale o una domanda: come procederebbe $webpaciugone per fare un normalissimo trasloco? Prima riconsegna le chiavi della vecchia casa al propritario, poi acquista la nuova ed infine chiede al vecchio proprietario se, guardacaso, gli avanzano i suoi mobili ed i suoi averi lasciati nella vecchia casa? Bah, sarà una moda new age ed io, ahime, sono troppo fuori target per capirla.