Per qualche fenomeno a me sconosciuto esistono giornate in cui (per dirla alla Mk) semplicemente qualcuno apre le gabbie, permettendo l’incontrollata fuoriuscita di utonti.
Quello che poi davvero non riesco a capire è il perchè la sopraindicata massa debba poi venirmi a cercare.
Quando ciò avviene, il primo inequivocabile segnale è che ogni mio dispositivo di comunicazione comincia a squillare come il cerca-persone di un anestesista. E così, quest’oggi ho passato allegramente l’intera mattinata a chiacchierare al telefono con svariati soggetti, prestando attività di assistenza ai confini della realtà .
La mattinata parte con il Cliente di $Tecnico_vetusto, che lamenta di mandare email con allegati i quali misteriosamente spariscono sul client del destinatario. $Tecnico_vetusto sentenzia che è il nostro antispam ma, oltre a fargli presente che sta dicendo parole a caso, rimarco il fatto che dai log non risulta neanche una mail inviata per conto del cliente dai nostri sistemi. Ergo non usano neanche il nostro SMTP.
Mezz’ora dopo il tecnico di $Tecnico_vetusto mi scrive in chat se può disturbarmi in merito alla questione del cliente. Insiste nel dire che stanno usando il nostro SMTP, io insisto nel dire che non stanno usando il nostro SMTP, lui si accorge che effettivamente non stanno usando il nostro SMTP.
Via uno sotto un altro, squilla il telefono ed è $Reseller_deRoma che mi chiama, a detta sua, perchè così fa prima piuttosto che scrivermi una mail. Una teoria interessante, alla quale prima o poi dedicherò un intero post, detta tra l’altro da uno che impiega mesi per concludere un’attività di pochi minuti. Molti blablabla dopo ci salutiamo. Due minuti dopo squilla di nuovo il telefono. E’ di nuovo lui che si è dimenticato di chiedermi altre cose. Poi si mette a parlare del mio VoIP che, a detta sua, non funziona. Fingo di distrarmi e chiudo la conversazione.
La mia mattinata finisce badando gente che vuole aprire pagine su Facebook e soggetti che non riescono a predisporre un bonifico.
In pausa pranzo decido di andare a lavare la macchina, dal momento che voglio usarla nel weekend.
Vado nel mio autolavaggio di fiducia che ha un self 24 ore. Ho due persone davanti a me, poco male.
Il signore, un uomo sulla cinquantina suonati, posiziona la sua vettura, si avvicina alla colonnina e comincia a mettere dentro banconote e monete, penso da 1 centesimo o per il controvalore da un milione di euro, a giudicare dal tempo che impiega.
A questo punto punto entra in errore (l’uomo, non la colonnina) e comincia a schiacciare tutti i tasti del lavaggio. Non succede nulla. Io ho già il nervoso.
Dopo un po’ che smenaccia si gira verso di me sospirando “Eh, però io i soldi ce li ho messi!!!”
Ah, la sempre affascinante teoria del complotto. Io i soldi li ho messi, è questa dannata macchina che è stata creata per odiarmi e non erogare il servizio che io ho debitamente pagato.
Mentre io voglio godermi lo spettacolo ancora un po’, il guidatore della vettura davanti alla mia esce dalla macchina. E’ una donna (sic!) e si avvicina al malcapitato.
Dopo un po’ che tocchignano e confabulano, vedo che entra in emergenza (la colonnina, non l’uomo). Me ne accorgo dall’enorme scritta ” !EMERGENZA! ” che appare sul display sopra l’autolavaggio, continuando la missiva con “Sbloccare il tasto rosso di emergenza ruotandolo in senso orario e premere il tasto blu di reset”.
Uno dei due idioti ha pensato bene di schiacciare l’enorme tasto rosso di emergenza quindi, che si usa in genere se qualcuno sta per essere falciato vivo da una delle spazzole o cose simili. Non si usa, che io sappia, per ottenere indietro i soldi che sono stati messi nella macchinetta.
Passano altri cinque minuti buoni durante i quali i due imbelli, capeggiati dall’enorme scritta rotante che spiegava come uscire dalla situazione di empasse, rimangono a fissare l’apparecchio con fare sperduto (cit. DB), alchè decido che se ne voglio uscire vivo e, sopratutto, con la macchina lavata, devo levarmi questi due dai piedi.
Mi avvicino ed inizio l’interrogatorio:
– Che avete fatto? –
– Niente, io ho messo i soldi e non va –
– E perchè ora ha bloccato il sistema schiacciando l’emergenza? –
– Ma… ho messo i soldi…. non va… Non ho fatto niente… –
Mi giro verso la colonnina, apro il cassettino del tasto di emergenza, ruoto il tasto di emergenza in senso orario, premo il tasto blu di reset. La colonnina si riprende e segna l’importo versato dallo stordito, pari a 5,50€.
– Il lavaggio minimo è di 6€, lei ne ha messi 5,50. Mi pare ovvio che non andasse. –
– Errrrrrrr –
Ovviamente mi stavo già pregustando la scena più comica…
– Metta altri 50 centesimi –
– Ma io non ce li ho –
Attimo di silenzio. Metto la mano in tasca, prendo 50 centesimi e li metto dentro, avvio il lavaggio.
Ovviamente il tipo comincia a ringraziarmi e a dirmi che sarebbe andato a cambiare le monete (da chi? dove?).
– Non si preoccupi anzi, se si leva da qui le do anche 10€ –