Nella mia breve carriera automobilistica ho al mio attivo la bellezza di tre motori grippati durante i miei (non tantissimi) spostamenti su gomma.
In questo caso il problema non è solo l’aver appena divelto un motore, bensì l’urgenza più istantanea di teletrasportarsi a casa, ovunque essa sia, visto che in quel momento si è letteralmente in mezzo ad una strada.
Per questo motivo da un po’ di tempo a questa parte (complici anche una serie di problemi minori ma pur sempre abbastanza bloccanti) ho sempre avvertito una sorta di ansia di sottofondo nell’avviare la macchina il giorno di una partenza.
Tempo fa scopro che l’ACI, con appena 89€ all’anno, offre una formula assicurativa in grado di risolverti la giornata in caso di guasto. Si chiama ACI Gold e, riportando frasi presenti sulle brochure del servizio, offre tutto il massimo delle assistenza tecnica, sanitaria, globale, termonucleare del mondo con copertura fisica interplanetaria.
Ma anche no.
Purtroppo certe cose, un po’ come il coltello per il sommozzatore, le puoi sperimentare solo quando ti accadono imprevisti, come è capitato a me qualche mese fa.
Decido infatti di passare il we in montagna, in compagnia di una coppia di amici. Al ritorno, prevedendo una lunga coda di rientro nel primo tratto autostradale, decidiamo di prenderla da sotto e ci buttiamo nella strada provinciale.
Dopo un’ora di marcia ecco l’imprevisto. Il motore della mia auto si spegne senza appello.
Tutti sono abbastanza preoccupati della cosa, specie quando si capisce che il guasto sembra serio. Tutti sono preoccupati tranne me. Attendo fino all’ultimo la mossa scenica, ovvero tirare fuori la mia tessera e, con sufficienza, annunciare la mia intenzione di chiamare un carro attrezzi.
Chiamo quindi la centrale operativa, fornisco tutti i miei dati (anche il numero di scarpe che indosso per la guida) e mi annunciano che il mio carro attrezzi sarebbe arrivato in una mezz’oretta. Visto che ne ho diritto, chiedo l’auto sostitutiva. L’operatrice senza battere ciglio mi dice che è possibile ma devo richiamarli una volta che è arrivato il carro attrezzi. E non posso prenotarla subito? No, dopo. Vabbè.
Il carro attrezzi arriva con più di un’ora di ritardo, quando ormai il buio è calato completamente. Mentre si eseguono le operazioni per issare la macchina si decide di portare la macchina nella rimessa del tipo, il giorno dopo verrà portata alla prima officina autorizzata. E qui iniziano le prime note dolenti.
Si scopre, infatti, che tutto il massimo dell’assistenza significa che sono coperti i primi 20 Km di traino, il resto è a pagamento.
Ovviamente il cavillo truffaldino è nascosto ben bene nelle centinaia di clausole del contratto ed è semplicemente assurdo perchè con questo limite, l’unico modo per ricevere assistenza gratuita è rompere la macchina all’interno del proprio quartiere o, al limite, nel quartiere limitrofo.
Ma, come diceva Corrado, non finisce qui…
Tolto l’aspetto economico, importante ma del tutto secondario, c’è il problema che sono a più di 200Km da casa ed è domenica sera. Richiamo quindi l’assistenza per prenotare la macchina sostitutiva e qui si consuma una scena ai confini della realtà .
Anzitutto l’operatore è scocciato e maldisposto. Di norma non mi interessa molto la cosa ma in questo momento ho molti più motivi di lui per essere scocciato e maldisposto.
Ad ogni modo procediamo con la solita tiritera, mi ri-chiede tutti i miei dati nonostante sia aperta già un’assistenza.
– Guardi io posso cercare la macchina ma non è detto che la troviamo –
– Come sarebbe a dire che non è detto che la troviate? –
– Perchè è domenica e possiamo cercarla solo all’aereoporto –
– E allora, cos’è… uno deve rimanere a piedi solo in orario di ufficio? –
– Io posso cercarla ma non è detto che la trovi, inoltre è importante che mi dia il preventivo del meccanico al massimo entro domani mattina altrimenti le addebitiamo il costo dell’auto –
Questo perchè, annegato sempre nelle varie clausole, hai diritto alla macchina sostitutiva solo se il danno è di una certa importanza e a stabilirlo è il preventivo del meccanico. Se ci fermiamo un attimo a riflettere scopriamo subito dov’è la truffa: la mia macchina si ferma Domenica sera; Lunedì mattina viene trasportata al primo centro assistenza e da quel momento il meccanico deve capire cosa ha e generare un preventivo. E quindi fisicamente impossibile avere un preventivo scritto mentre la macchina sta viaggiando alla volta del primo centro assistenza e, in assenza di questo foglio, parte in automatico l’addebito su carta di credito.
Come dicevo prima il profilo economico è del tutto secondario, io voglio tornare a casa.
– Quindi come rimaniamo? –
– Se trovo la macchina la chiamo –
– E se non la trova? –
– Ah, se non la trovo non la chiamo –
Il massimo dell’assistenza, insomma.
Secondo voi, in conclusione, sono ritornato a casa sulla macchina noleggiata della quale avevo pienamente diritto oppure in uno squallido treno locale (preso solo grazie al passaggio dato dalla coppia che era con noi) in mezzo a persone di dubbiosissimo gusto?