E’ Giovedì e approfitto della quiete serale per sistemare alcuni pagamenti. Partiamo con l’amministrazione di casa.
Mi collego alla Banca, imposto i dati per il bonifico e confermo. Nella schermata successiva la classica maschera del pentimento, cioè mi chiede se sono sicuro e, nel caso, cliccando su avanti manderà un SMS con il PIN per autorizzare l’operazione. Clicco su
A quel punto parte la frenetica ricerca del cellulare, che alla fine era sepolto sotto al classificatore. Lo guardo. Aspetto.
Dopo un po’ realizzo che non stava arrivando nessun SMS. A questo punto inizio le procedure da 20goto10, riavvio il telefono e ripeto i bonifici un paio di volte. Niente.
Cavolo, sapevo che erano mezzi falliti ma così si esagera.
Lascio perdere, anche perché senza quei dannati PIN non c’è modo di andare avanti.
Mattino seguente ore 9.00 il sig. Giovanni Parodi, responsabile ICT di Banca Carige, entra in ufficio come tutti i giorni. Dopo aver letto la pagina sportiva del Secolo va alla macchinetta per il consueto caffè. Al distributore trova Pino e i due cominciano a parlare.
” Giuan, belin mi ha detto mio cuggino che ieri provava a fare delle operasioni sul sito della banca ma non ci arrivano gli sms!”
“Ou belin, speta un momento” e corre a riavviare la macchina sotto la scrivania.
Ore 9.07: sul mio cellulare arrivano di botto tre messaggi con il PIN per autorizzare i bonifici di ieri sera.