L’utente, che sia uno niubbo che ha appena comprato il suo MacBook, che sia la segretaria che ha appena comprato le scarpe nuove (no, del PC non gliene frega niente, lei pensa alle scarpe), che sia il System Administrator di comprovata esperienza, non ne vuole assolutamente sapere di leggersi la guida. No, non parlo di un tomo da 600 pagine in 9 lingue, non dico nemmeno quel fastidioso help in linea… intendo un popup (o banner nel mio caso) che appare ogni volta che ti colleghi a quel server. QUEL server tra l’altro fa solo quello, quindi o impari come si usa, oppure lascia perdere.
Arriva $littleshadow tutta trafelata che, tutta impegnata nel terminare un’attività , si scontra contro una shell Unix che le dice piccheâ„¢. Mi scrive quindi lamentandosene:
Ciao Dungeonmaster, volevo procedere con lo split per XX1SIT01 ma lo script mi dà il seguente errore:
[server etc]# ./ora_lnx_starter XX1SIT01 verify
./ora_lnx_starter: line 15: XX1SIT01: command not found
./ora_lnx_starter: line 31: /usr/bin/: is a directory
Non metto in dubbio che l’errore le venga fuori, non metto nemmeno in dubbio che lo script non sia così furbo da restituire un errore leggibile. Ma facciamo un passo indietro, a quando la gentil donzella si è collegata al server. Mette username, mette password… ed ohibò, cosa appare?:
# Comandi Utili
# ——————————————————————————
# Gestione istanze Oracle
# ora_lnx_starter <istanza> start|stop|split|pair|verify
# Istanze definite: xx1sit01 xx2sit01 xx3sit01 xx4sit01 xx5sit01
# La sequenza di split è: split, verify, start
Ma guarda guarda guarda… cosa dice sta guida? hmmm… si, che per usare quel comando posso specificare ad esempio xx1sit01 e, ma tu pensa un po’, non XX1SIT01. La risposta è stata abbastanza-politicamente-corretta ma ve la risparmio.