Arrivò il giorno in cui mi contattò $Grafica per aiutarla a realizzare un sito con Joomla! per $Barcaioli.
Il “Team” era rodato, lei faceva la grafica e io mettevo in piedi il Template per il CMS.
“Visto che ho lavorato molto bene con te, mi faceva piacere continuare in questa collaborazione” si giustificò. E ci credo: nel precedente progetto non ha fatto praticamente nulla se non una bozza in Photoshop che dovetti praticamente rifare da zero. Basti solo pensare che l’homepage del sito era costituita da quadrati, il problema era che questi quadrati erano tutti di dimensioni diverse tra loro (per 1 o 2 pixel, dubito quindi fosse un effetto voluto), inoltre non erano neanche quadrati perchè misuravano, per dire, 45×46 pixel. Non c’era un solo quadrato che fosse realmente quadrato. E la grafica era quindi tutta in approssimazione.
Sempre in questo progetto, $Grafica disegnò il logo della società . Un logo che riportava la ragione sociale della società . Un logo che ignorava le basilari regole della lettura (si legge da sinistra a destra, dall’alto verso il basso), infatti la parte finale era in alto, quella iniziale era in basso. Se quindi la società si chiama, per dire, Cappelli Buffi, il logo era talmente incasinato da leggersi Buffi Cappelli e no, non è la stessa cosa. Il committente al riguardo più volte mi ha sempre ripetuto che non capiva come mai TUTTI leggessero quel logo alla rovescia. Un vero mistero.
Visto che erano passati parecchi mesi, pensai, magari qualcosa ha imparato.
Sicomeno.
Quando mi arrivò il PSD del sito di $Barcaioli ricordo di aver chiuso e riaperto Photoshop un paio di volte, nella segreta speranza che ci fosse stata qualche incomprensione tra il file e il mio programma.
Questa è una breve lista del pregevole lavoro della stordita:
- Tutti i Template erano a 150dpi. 150 DPI!!!!!! Per un sito!!!!
- Le dimensioni erano standard penso solo per un iMac da 27”, secondo il suo genio il sito era largo circa 1600 pixel. In effetti lei usava un Mac, questo non vuol dire che il modo si debba però adattare.
- La stordita ha disegnato anche alcune pagine interne. Peccato che invece di fare i Gruppi all’interno dello stesso file (utile per mantenere invariate le parti fisse e separare il resto) ha generato diversi file, tutti graficamente diversi tra loro di una manciata di pixel. Risultato: tra le varie pagine, tutte le parti fisse del sito ballavano.
- E’ la prima volta che noto un Template per un sito con il testo in aliasing. In pratica ha simulato come si potrebbe vedere con Exploder 8, oppure nella sua testa potrei ridurre il sito ad un’unica enorme immagine.
- Il Template manca di parti che dovevano essere previste. Non ci vuole un genio per prevedere campi, per esempio, come la partita iva (obbligatoria per legge). Chieste delucidazioni si è sprecata dicendomi “Ah, puoi metterla in fondo!”.
- L’homepage era retta da un concetto a mio avviso sbagliato. Immaginiamo la pagina divisa così: grossa testata, menu, pagina principale divisa in un’enorme immagine che in lunghezza copre un testo in aliasing alla precisione. Si ma se il cliente cambia testo, l’immagine non si adatta! Inoltre l’altezza è precisa su Photoshop, quando vai a fare la pagina in html le due altezze (tra il testo e l’immagine) non coincideranno mai! Bah.
Cestina tutto e rifai da zero.
E questa è una di quelle che fanno grafica coordinata, studio, progettazione realizzazione e blablabla. Inoltre, come si legge dal suo sito, pone particolare attenzione ai dettagli! Già , peccato che sul suo sito, un ammasso di animazioni flash, tutti i testi abbiano stili diversi. Per non so quale errore, i testi sono in parte times e in parte con un altro font (forse Verdana) ma non c’è una particolare logica. Su un paragrafo in Verdana, per esempio, due/quattro parole consecutive sono in times. Non se ne capisce il motivo, forse ha importato della spazzatura perchè non penso (o spero) sia un effetto voluto.
Poi, vabbè, son solo dettagli.