Come è noto il Lunedì è la giornata di delirio sul fronte dell’assistenza tecnica. I motivi per cui questo fenomeno ricorrente avvenga in una sola giornata, anzichè distribuirsi uniformemente nell’arco dell’intera settimana, sono ignoti.
Alcune ricerche hanno evidenziato come i bagordi del weekend influiscano negativamente sul quoziente intellettivo, riportando l’utente medio ai livelli dei primati in un paio di giorni; altri studi invece sostengono che nel weekend, per una serie di motivi sconosciuti, gli utenti si sentano più liberi di “fare delle coseâ€, ma poichè quello che fanno è quasi sempre un danno, eccoli li in coda il Lunedì nel nostro virtuale pronto soccorso informatico.
E’ per questo che, quando in casa abbiamo deciso di prendere due giorni di ferie, mi sentivo piuttosto angosciato nel constatare che uno di questi due giorni era appunto un Lunedì. Ovviamente mi porto dietro tutti i ferri del mestiere, in modo da garantire di avere una postazione operativa per qualsiasi necessità .
In linea con la nostra previsione il Lunedì parte malissimo, non faccio in tempo ad aprire la posta, ancora prima di colazione, che ecco al galoppo una mail di $Azienda_di_falliti vergata dalla sapiente $Segretaria_gallina.
La mail recita esattamente così:
$Nome_stordito $Numero_telefono
Problemi con posta.
Da chiamare
Allora figlia mia; capisco che è Lunedì e non ne hai voglia, ma se questo è il massimo dei dettagli che riesci a capire da un colloquio telefonico con il cliente dovresti cambiare mestiere e fare, per esempio, la rivoltatrice di frittate professionista.
Mentre mi lamento via mail dell’incredibile numero di dettagli forniti, cerco di dare un occhio ai log per cercare un indizio. Trovo curiosamente email in uscita dal dominio, respinte per inesistenza dello stesso. O cacchio, si è per caso arrotolato il nostro DNS? Ci siamo dimenticati di rinnovare un dominio?
No, niente di tutto questo. Capito il problema alzo il telefono e mi appresto a dare la giusta punizione all’ennesimo utonto lagnante.
Io: Salve è $ditta_di_cretini?
Egli: Si.
Io: La chiamo per i problemi di posta che ci avete segnalato.
Egli: Si.
Io: Vuole argomentare su questi problemi?
Egli: Si, le mail non partono e chi ci scrive dice che torna indietro.
Io: Bene, sa cos’è il DNS di un dominio?
Egli: Si, certo.
Io: E sa che il dominio e il suo DNS lo mantenete voi presso $Provider_caraibico, vero?
Egli: Si certo.
Io: Bene, perchè il DNS del dominio è completamente vuoto, non risponde a nessuna query e quindi la posta non parte e non arriva.
Egli: Ma… se io vado su webmail mi dice che il tempo è esaurito
Io: Appunto.
Egli: (cominciando a ragionare) Ma in effetti è una coincidenza ma… venerdì abbiamo spostato il sito e il tecnico ha fatto delle modifiche al DNS…
Cioè questo branco di imbecilli si brasa da solo il DNS del dominio, cancellando tutti i record invece di aggiornarne uno (e già questo meriterebbe uno studio a parte) dopodichè, misteriosamente, ogni cosa legata al dominio smette di funzionare ed invece di fare un rapido esame di coscienza eccoli ad eseguire un pianto greco in direzione dell’assistenza tecnica.
Finita la telefonata arriva la risposta alla mia lamentazione di $Segretaria_gallina:
Giustamente il cliente mi dice che non può mandare email con dettaglio perchè non gli funziona la posta.
Hanno problemi di posta sia in entrata (torna al mittente) che in uscita.
Se puoi contattarli telefonicamente…
Inutile farle notare che in una riga ha già scritto il 100% dei dettagli in più e che il tempo che le è servito per rispondere alla mail io l’ho impiegato per risolvere il problema… Inutile appunto.
La pace ovviamente è di breve durata, il Lunedì poi… ed ecco che torna alla carica il primo livello:
Ciao, ha chiamato il tecnico che ha modificato il dns dicendo di non sapere che ci fosse anche della posta elettronica e di conseguenza ha eliminato tutto quello che non interessava loro per la gestione del sito
Il tecnico avrebbe bisogno dei parametri da reimpostare nel dns per la posta (che deve rimanere da noi)
e dei parametri smpt e pop da settare nelle caselle
Indirizzi a cui scrivere: $Stordito1 e $Stordito2
Adesso mi devo calmare. Come diavolo fa un tecnico a dire che non sapeva che ci fosse della posta in una zona di un dominio? Forse non ti sei accorto che la zona (10 record al massimo) è composta da due record di posta messi in bella vista? Forse un cliente che ti scrive una mail da $Dominio ha in effetti della posta su $Dominio. E nell’improbabile dubbio non avresti dovuto chiedere PRIMA di cancellare un’intera zona per pubblicare il tuo fottuto sito (che comunque è offline) e comunque farti un copia/incolla da tenerti da parte per le prossime 48 ore?
Ma siamo impazziti?
Raduno le ultime briciole di calma e mando una mail con tutti i record verosimilmente richiesti per far funzionare qualcosa e la mando a $Stordito2 (tanto $Stordito1 è sul dominio che è stato brasato, quindi inutile scriverli).
La mail torna indietro: indirizzo inesistente.
Risponde il primo livello:
Si, scusa l’indirizzo giusto è $Stordito2bis
Evidentemente oggi il primo livello ha il cervello ingolfato e non riescono a reperire alcuna informazione utile alla prima.
Riprendo la mail, rimando al nuovo indirizzo.
La mail torna indietro come mailbox inesistente.
Clicco Forward: Signori adesso mi avete stufato, ora trovate almeno mezza informazione utile e ve la gestite voi.
E così iniziò il Lunedì.