L’odio, il pessimismo e il fastidio. Sono tutte sensazioni che crescono in me da circa quando ho a che fare con la gente (più che altro con la stupidità collegata ad essa): improvvisamente ti rendi conto di schemi che si ripetono, di frasi fatte che si ripetono, di ragionamenti assurdi che si ripetono. E monta la rabbia incontrollabile verso il genere umano.
In più oggi è anche Lunedì.
Squilla il telefono, è $Cliente_insolvente.
“Lei mi ha staccato il sito e ci sta procurando una marea di danni perchè i trillioni di clienti non possono ordinare i nostri prodotti!!!!”
“Beh la fattura è scaduta da 6 mesi, lei non risponde alle mie email o se risponde mi scrive che provvede immediatamente al pagamento (salvo poi non farlo)”
“Ma si.. che c’entra, ormai è una settimana che mi ha staccato il sito!!!!”
“Veramente è da Venerdì (3 giorni), inoltre l’avevo abbondantemente avvisata.”
“Eh si ma sa, l’amministrazione ha difficoltà a fare questi pagamenti così piccoli””
“A parte il fatto che vi ho ricordato la cosa un centinaio di volte… ma che vuol dire? Le devo fare una fattura da 3000€ per essere considerato?”
“Vabbè, cosa devo fare per riattivare il tutto?”
“(leggendo la mail dalle sent) Inviare la distinta di pagamento via fax al numero…”
“Senta, oggi vado in banca e faccio io personalmente il pagamento, lei però mi riattivi subito.”
E così, contrariamente ad ogni principio, riattivo il tutto e mi preparo già mentalmente a Venerdì prossimo.
Con un inizio così, non può che essere l’ennesima giornata del cavolo.
Infatti poco dopo squilla il telefono.
“Si, salve, io sono colui che ha fatto il sito a $Piccoli_chimici, mi hanno segnalato problema dei vostri server sul sito.”
Tempo di digitare l’url su un browser… oh cielo… c’è Sito Malevolo.
“…un nostro problema?”
“Beh si, è ovvio”
“Mi scusi, ma le hanno bucato il sito.”
“Beh, ma è ovvio che il problema è del vostro server, io ho decine di siti su Aruba e nessuno di questi ha mai avuto problemi.”
“E allora? Io le posso dire che centinaia di $CMS installati sui nostri server e solo il suo è bucato!”
“E’ evidente che i vostri server non hanno le protezioni adeguate!”
E la diga crolla.
“Interessante. E mi dica, visto che lei fa il professore, quali protezioni ci mancano?”
“Beh un antivirus!”
“Un antivirus.”
“Certo!”
“Su un Web server.”
“Ovvio!”
“Lo sa che non ha senso quello che dice?”
“Si sbaglia, Aruba lo offre!”
“Si, sulle mail…”
“No no è come dico io!”
“Il problema è appunto che lei non sa quello che dice.”
“Lei pensi quello che vuole, io su Aruba non ho mai avuto questi problemi”
“Turna…”
“Altrimenti quale sarebbe la spiegazione?”
“Difficile rispondere, dal momento che non so quale sia il suo problema e che la piattaforma non l’ho certo gestita io.”
“Beh allora cercherò di risolvere il problema, se però non ci riesco passiamo da Aruba”
“Perfetto, saluti”
E la telefonata finisce qui.
Tempo di sbollire e mi rendo che comunque, per quanto il tipo se le sia meritate tutte di mezzo c’è il sito di un nostro cliente. Quindi chiamo l’IT (stranamente una persona competente).
“Senti io volevo scusarmi con te e con $Piccoli_chimici perchè è successo che mi sono un po’ adirato con quello che vi ha fatto il sito”
“Ma chi, quell’imbecille?”
“Ah ecco.”
Nel pomeriggio guardo poi (per curiosità ) il problema sul loro sito (cioè dei nostri server) e scopro che gli hanno sostituito tutte le index.php con delle copie modificate e all’interno di quei files qualcuno ha aggiunto un iframe verso posti esotici. Un attacco già visto e rivisto e sintomo di un infezione di un PC che ha trasmesso verso fuori le credenziali di accesso.
Infatti il tutto è stato fatto comodamente via FTP a colpo sicuro, con le credenziali in uso al cliente e l’unico che dotato di tali credenziali è…