Riecco alla carica l’omeotecnologico con il suo problemino mensile, ovvero la perdita delle password.
<<Sai>> mi dice <<purtroppo mi si è infestato di virus il computer e ho perso la password e l’indirizzo per entrare nell’area di amministrazione del sito>>.
E io non faccio troppa fatica a credergli.
Gli rispedisco quindi, via email, le credenziali di accesso e penso di chiuderla li, almeno fino ad oggi quando il mio cellulare squilla ed è lo stordito.
<<Ti volevo chiedere se riesci a mandarmi la password di accesso al sito>>
<<Guarda che te le ho mandate qualche giorno fa>>
E lui perplesso… << Ahhh… uhmmm…>>
<<Riesci a trovarla l’email o te la devo rispedire?>>
<<Ascolta, qual’è l’indirizzo per accedere alla mia posta?>>
Eccolo, ci risiamo…
<<Dunque è accattittipìduepuntislashslash>>
<<Si!>>
<<UEBMEILPUNTONOMEDOMINIOPUNTOITTI’>>
<<Ok, quindi VUVUVU’>>
<<NO VUVUVU’ , UEBMEIL ti ho detto!>>
<<AH, UEBMEIL…>>
E continua nella sua leeeeeeeeentissima digitazione… finchè non giunge ad un inatteso responso (inatteso?)…
<<Uh, mi dice che la pagina non è disponibile>>
<<Strano, io ho appena digitato l’indirizzo e a me funziona>>
<<Mhhhh… com’è che hai detto… UEBMEIL chiocciola…?>>
<<NO CHIOCCIOLA!!!!>> E gli ripeto l’indirizzo circa cinquantasette volte, finchè decide che ne ho avuto abbastanza e rimaniamo che mi avrebbe fatto sapere se riusciva a oltrepassare le invalicabili soglie della Webmail per recuperare la sua email con le credenziali per il sito.
Ritorna la quiete dopo l’ilarità generale in ufficio (dimenticavo, a metà della conversazione ho inserito il vivavoce, giusto per avere testimoni), ma è di breve durata. Almeno finchè non ricevo un SMS. E di chi è? Indovinate un po’…
<<Non riesco ad entrare [nella webmail, per chiarezza n.d.r.]. Mi dice utente sconosciuto o password errata. Mi mandi la mail all’account su Libero?>>
Ok, ha perso anche le credenziali della posta elettronica.
Di nuovo.