Martedì mattina, squilla il telefono ed è $Reseller_confuso. Un altro personaggio che ha perso fiducia nei protocolli di posta, nonostante lavori nel magico mondo dell’IT.
“Ciao, ho un problema con la posta”
“Beh immaginavo non mi chiamassi per quelle fatture da pagare…”
“Succede una cosa stranissima, se mando le mail da $Cliente a Gmail non arrivano, sai che fine hanno fatto?”
“Guarda la sfera di vetro è dal restauratore, se mi dai VIA MAIL qualche riferimento posso vedere che fine hanno fatto”
“Ah si, ti detto l’indirizzo a cui le sto mandando?”
“Quale parte di -VIA MAIL- non ti è chiara?”
Ed ecco che inizia il tormentone.
Seguono quindi diverse mail di lagnanze nelle quali sostanzialmente afferma che se invia la mail da webmail la mail arriva, via client no. Non tornano indietro ed io sui log, in tutti i casi registrati, ho le consegne esterne a Gmail.
Concludo quindi che se Gmail le accetta e se non tornano indietro senza storie la mail sia stata consegnata. Gli consiglio quindi di guardare nello spam e di partire da li per capire il problema.
Cinque minuti dopo rieccolo al telefono.
“Si, scusa se continuo a disturbarti ma parlando si fa prima”
(e partiamo malissimo)
A questo punto mi ripete da capo il contenuto delle sue mail ed io non faccio altro che ripetere il contenuto della mia, ma non capisco se ha seguito o meno i miei consigli, cioè se ha guardato nello spam. Dopo diversi giri ed inutili discorsi sui massimi sistemi lo fermo.
“Senti, per l’ennesima volta: se una mail viene consegnata ad un mailserver e l’accetta il problema non è qui, la mail è stata consegnata. Di cosa poi quegli altri se ne faccia a me non è dato saperlo e se non ti torna indietro a mio avviso è stata recapitata.”
“Ma quindi devo sentire gmail?”
“Prima di avventurarti con un volo diretto per la Silicon Valley hai provato a guardare nello spam, come ti ho scritto?”
“Ma qui non c’è una cartella spam!”
“Questo è del tutto improbabile.”
Segue a questo punto un dettato di tutte le cartelle presenti nella mailbox finché:
“Ah, SPAM!”
“Bravò. Aprila.”
“Ah… errr… sono tutte qui in effetti.”
Quindi si, forse parlando si farà anche prima, ma accendendo il cervello la mattina si dovrebbe fare ancora prima.