E’ un tranquillo Sabato, quando il monitoraggio ci indica che la casella di $ex_capo (il padre dell’$inutile) sta spedendo mail dagli ip di mezzo globo terraqueo, segno che probabilmente degli spammer hanno avuto accesso alla casella.
Molto bene.
Dopo aver bloccato la casella, fermato gli spammer scrivo come al solito una mail al malcapitato di turno spiegando la rava e la fava ed invio. Tengo a specificare: la mail non l’ho mandata ad un indirizzo personale, o usato solo in caso di balneazione, o su account tiscali, no signori: mandata all’indirizzo email lavorativo.
Sabato: nessuna risposta.
Domenica: nessuna risposta.
Lunedì: nessuna risposta.
Arriviamo a Martedì per avere segnali di vita da parte di $ex_capo, con una mail vuota dal titolo “Non ricevo piu’ posta $Account-violato”.
Scartata l’ipotesi della frattura nello spazio-tempo, non rimane che rimandargli la mail dicendo che la cosa l’avevo già segnalata Sabato.
Risposta: “Ah, me l’ero bevuta. Che faccio?”
… ignorando il fatto che la mail rispondeva già a questa domanda, ma purtroppo essendo più lunga di una riga il resto finiva in buffer overflow.
A questo punto mi tocca andare in posta (quella fisica) per una cosa urgente. Neanche si trattasse di arresto cardiaco mi perdo due sue chiamate (in stile 20 GOTO 10) al cellulare e appena torno in ufficio c’è un appunto di chiamare al telefono $ex_capo. Non avendo tempo da perdere, sopratutto al telefono, gli rispondo via mail con una nuova password e butto l’appunto nel cestino.
E vediamo questa quanto dura.
UPDATE
Risposta alla mia mail: Se ci sei nel pome ti chiamo cosi’ mi dici che fare.
E adesso scatta la risposta alla Davide Bianchi: Quale parte di $nuova_password non ti è chiara?