Sono da anni un affezionato utente di eBay. Non tanto per la convenienza, perchè alla fine non è detto che si risparmi se si calcolano anche le spese di trasporto, l’attesa, la possibilità che l’oggetto non sia proprio quello che sembra(va), quanto per il fatto che per oggetti abbastanza comuni è possibile avere offerte da più venditori, tutte sullo stesso portale. Inoltre eBay risolve due annosi problemi del commercio online e cioè la registrazione e il pagamento. Si perchè se da una parte il commercio elettronico ci risparmia le giornate trascorse a pendolare da un negozio all’altro alla ricerca dell’oggetto dei desideri, dall’altra ci costringe per ogni ordine a combattere con il modulo di registrazione del venditore X diverso dal venditore Y (quando funziona, non manda mail di conferma considerate spam e salva i dati che gli hai scritto) e la carta di credito che non viene accettata perchè antipatica e che comunque non sei ben disposto a lasciare perchè il form ha più l’aria da sito di ricettatori di pentole a pressione usate (e se sono usate… un motivo ci sarà ). A questo eBay aggiunge la garanzia di rimborso con PayPal, una botte di ferro.
Fatta questa premessa, passiamo all’avventura.
Nonostante tutte queste comodità e garanzie, l’acquisto – soprattutto da anonimi privati – rimane sempre una avventura e quindi vista anche la mezza fregatura presa in passato, sto sempre molto attento a non prestare il fianco a tecniche dilatorie o accordi sottobanco. Il giorno X quindi decido di acquistare, dopo un confronto tra modelli che avrebbe sfiancato anche l’ispettor Clouseau, un autoradio (marcatamente cinese, ma venduta già sdoganata) per la mia auto. PayPal ok, disponibili 2, consegna max 15gg, consegna in zona. Insomma domani ce l’ho.
Acquisto e mi viene detto che l’autoradio non è disponibile (l’italiano si presta a molteplici interpretazioni), deve arrivare dalla Cina (C.V.D.) e che i tempi massimi saranno rispettati; metto da parte la fregola-da-gingillo-nuovo e mi parcheggio con le doppie frecce. 14gg dopo chiedo lumi, il pacco è in arrivo presso la sua sede… il giorno dopo è arrivato ma… la merce non è quella chiesta, quindi il venditore ora decide se annullare l’asta o acquistare – di nuovo e a sue spese – l’oggetto giusto lamentandosi con il produttore. Siamo arrivati quindi a X+20 tra una cosa e l’altra e l’ordine parte.
Passa un po’ di tempo, chiedo a che punto siamo, ma il pacco è sulla strada… altri due giorni ed il pacco è fermo in dogana… altri due giorni ed arriva ma “ci dobbiamo sentire”. Ora a meno che non ci sia da dividere i proventi dell’ultima rapina in banca, credo che la cosa possa essere anticipata via mail tanto oramai sono abituato a qualsiasi tipo di comunicazione da parte del venditore. Mi armo comunque di pazienza, siamo oramai a X+33, chiamo.
L’autoradio è arrivata rotta, cioè si retroillumina ma non risponde ai comandi: mi devo subito ricredere, non ero così pronto a qualsiasi comunicazione! Una delle possibilità è mandarla in riparazione; per fortuna il venditore mi propone, oramai allo scadere del tempo massimo per un rimborso da parte di PayPal, di restituire la cifra pagata, impegnandosi a contattarmi qualora il pezzo fosse tornato riparato dal centro assistenza che è… in zona? in qualche città nota per l’avanguardia tecnologica, crocevia delle più importanti fiere del settore o famosa per l’ardire futurista della propria architettura? No, a Napoli. Io prendo il sacco dei luoghi comuni, mischio bene, estraggo, leggo e sospiro un “andiamo bene…”.
Al momento l’avventura non è ancora finita, siamo a X+43 e alla mia richiesta di aggiornamenti sulla riparazione (che sarebbe stata marcata come urgente) la risposta è stata: “l’ho spedito quattro giorni fa, ma il corriere mi dice che ha tentato due volte la consegna e non ha trovato nessuno”.