Mi sembrava di respirare aria nuova e invece mi sono accorto che in questi mesi mi sentivo particolarmente euforico solo perchè tutti i $micioni erano in vacanza e quindi nessuno di questi storditi ha pensato bene di assillarmi via telefono, mail, telex, etc, per risolvere i loro stupidi problemi con l’informatica.
Con puntualità da orologio atomico ecco quindi che il 1° di Settembre ricevo una telefonata, ma è solo l’alba di un nuovo giorno.
In quel momento mi trovo in un centro commerciale il Francia a consumare le ultime ore di vacanza, quand’ecco che squilla il telefono. Non conosco il numero del chiamante e questo mi doveva già mettere in allarme. Rispondo.
< Ciao sono Tizia Caia del Club dei micioni vattelapesca, ti disturbo? >
Rapida checklist mentale:
- Sono in vacanza;
- Sono all’estero e sto pagando la telefonata;
- Se questa mi chiama vuol dire che ha un problema e vuole che io lo risolva;
- Grazie al cielo non ho il computer dietro.
Elaborate queste preziose informazioni casso la telefonata dicendo che sono fuori Italia e la invito a richiamarmi Lunedi, giorno in cui sarò nuovamente operativo e in patria.
Avanti veloce a Lunedi mattina, eccomi in ufficio. Mi arriva un messaggio sul cellulare:
< Ciao sono Tizia Caia del Club dei micioni vattelapesca, per favore richiamami quando sei tornato dalla Francia perchè ho una certa urgenza. >
Checklist:
- Eravamo rimasti che lei mi avrebbe chiamato Lunedi;
- Se chiamo io pago io;
- Il problema è suo;
- Non sono un suo dipendente.
Cancello il messaggio e continuo la mia giornata.
Avanti veloce a Martedi mattina.
Questa volta mi scrive un’altra miciona, dicendomi che un suo socio riesce a ricevere le mail da una mailing list, ma non riesce ad inviare mail alla stessa mailing list.
La mailing list è moderata e chiusa solo ai partecipanti. Se lo stordito riceve non è tecnicamente possibile che non riesca ad inviare. A meno che non stia usando un altro indirizzo per inviare e a quel punto bisognerebbe prenotargli una visita da uno psichiatra.
Le chiedo quindi di farmi scrivere dal micione per vedere di che si tratta.
Tempo dieci minuti e il micione mi scrive, riporto integralmente:
< CIAO MI DISPIACE DISTURBARTI IN FERIE MA SE HAI TEMPO PUOI CONTROLLARE PERCHè NON RIESCO A MANDARE EMAIL?
GRAZIE
cIAO >
Parte involontariamente una checklist mentale:
- Ok, il ragazzo non ha dimestichezza con la tastiera;
- Ok, il ragazzo mi scrive da un indirizzo diverso da quello iscritto alla ML (e quindi la risposta alla sua domanda è: perchè sei un’idiota);
- Ma secondo te uno che è in ferie (e io non lo sono) ha tempo (e sopratutto voglia) di controllare perchè non riesci ad inviare email?
Come sospettavo l’indirizzo dal quale mi scrive è diverso da quello che ho registrato sulla mailing list. Gli rispondo quindi che:
< Ciao, il motivo per cui non riesci a scrivere è che sei stato iscritto con l’indirizzo soprannome.cognome@dominio.tld e quindi non puoi scrivere da nome.cognome@dominio.tld. Quindi, o scrivi da soprannome.cognome oppure cambiamo l’indirizzo di sottoscrizione. >
Tempo dieci minuti e mi arriva la sua risposta:
< MA NOME E SOPRANNOME è LO STESSO EMAIL NON SONO 2 EMAIL SEPARATI.>
- Ora se questo non leva il CAPS lock vado li e gli spezzo i polsi;
- EMAIL è femminile, coglione. Per caso agli amici dici: mi mandi un mail???;
- Riesci a fare una frase di senso compiuto? Con un minimo di punteggiatura magari?
Ora, volendo ricostruire quello che afferma quest’imbecille, che io gli scriva a soprannome.cognome@dominio.tld oppure a nome.cognome@dominio.tld pari sono, è stessa casella. Probabilmente ignora l’esistenza dei mail alias, probabilmente ha un catchall (e poi si gioca l’indirizzo del mittente impostando outlook)… ma che ne so. Se lui non ha voglia di descrivermi il problema perchè io devo aver voglia a risolverglielo?
Nel frattempo lo stordito mi manda altri due email (per dirla come lui) in risposta al mio primo mail:
< in nome account è soprannome >
e
< ho provato a togliere nome o mandato una prova e adesso va… ti terrò informato. grazie mille. >
Io non ho toccato nulla, quindi è la prova che lui era dalla parte sbagliata del problema.
La tregua però dura poco, il giorno dopo eccolo alla carica:
< Ciao, scusami ma non funziona piu’. Ieri stava andando benissimo oggi nulla. >
Mi trattengo dal dirgli che i mailing list funzionano solo se la pressione atmosferica è uguale o superiore ai 1013 mbar. Mi limito a chiedergli che cosa ha cambiato prima che smettesse di funzionare, ma tanto sapevo già la risposta:
< non ho fatto nessuna modifica, ho acceso il pc e basta >
Mi collego al pannello di controllo del ML e mi iscrivo al Mailing list, imposto inoltre di notificarmi qualsiasi messaggio da moderare (tipo qualcuno che scrive e non può farlo), dopodichè gli chiedo di inviare un mail di prova al mailing list e resto a guardare.
Il suo mail arriva in mailing list e subito dopo mi scrive:
< Adesso sta andando >
Ma come fanno i sistemisti a non essere dei serial killer?